Fit Out: nuova vita al tuo vecchio ufficio

Chiariamoci subito: l’attività di fit-out è solo superficialmente il “restyling” di un vecchio ufficio e di spazi di lavoro ormai obsoleti. Certo tutto questo è parte integrante di un progetto di fit-out, ma il fit-out è soprattutto una strategia di riduzione dei costi.

Intanto perché un progetto di fit-out ben fatto consente una ottimizzazione degli spazi: questo consente molto spesso un recupero di superficie e quindi una migliore fruibilità e funzionalità dell’ambiente. La conseguenza diretta di questo solo elemento è la riduzione dello stress e dell’affaticamento delle risorse umane che occupano gli spazi sottoposti ad intervento.

In queste circostanze, inoltre, si prevende l’inserimento di nuove tecnologie diffuse: lavagne multimediali per la condivisione di documenti e materiali in videoconferenza, schermi interattivi, device abilitanti che amplificano il luogo-ufficio, rompendo il tradizionale ed ormai obsoleto confine in-office/out-of-office. La logica del lavoro di ufficio non è più in/on, dentro o fuori. La logica è on/off, connesso o isolato. Una corretta progettazione dei layer tecnologici dell’ufficio permette all’azienda di ampliarne virtualmente, ma concretamente, i confini, allargandosi alle sedi remote (country, filiali, agenzie, etc.) e abbracciando lo smart-working e il remote-working (lavoro da casa, trasferte, accesso ai dati aziendali da remoto, etc.): tutte situazioni che in questo modo vengono integrate a pieno titolo nella quotidianità dei flussi di lavoro aziendali, senza più rischiare di rimanere “componenti esterni”, paralleli, isolati e di dover essere poi, in qualche modo, riconciliati. Vi è mai capitato di aggiornare un documento da remoto, per poi rendervi conto il giorno dopo che qualcuno in ufficio aveva fatto la stessa cosa? Ecco. Quante volte succedono situazioni del genere? Quante ore-uomo si disperdono in un anno per non aver previsto dei processi on/off ed essere rimasti ancorati ad una logica dentro/fuori? Se la risposta è “troppe”, allora forse è arrivato il momento di progettare un fit-out.

Ultimi, ma non meno importanti, elementi di un intervento di fit-out sono l’estetica e il benessere: sempre più osservatori registrano come il legame fra qualità dell’ambiente, benessere delle risorse umane e produttività aziendale siano intrinsecamente legati. Visto che passiamo un terzo delle nostre giornate nell’ambiente di lavoro, quanto incide nella nostra produttività, nella nostra freschezza mentale, e in fine dei conti nella nostra capacità di produrre valore una corretta illuminazione? Una migliore insonorizzazione dell’ambiente? Una più ragionata suddivisione funzionale degli spazi?

Ecco, poniamoci tutte queste domande. Proviamo a metterle a fattore comune. Le dis-economie generate da spazi obsoleti e poco funzionali o addirittura poco salubri, possono costituire un costo nascosto che di anno in anno pesa sempre più sulla competitività dell’azienda, e in alcuni casi rischia di frenarla.

Certo un ufficio “bello” è un valore aggiunto anche sul piano dell’immagine. Il fit out serve assolutamente anche a questo. Ma la domanda da porsi non è solo “voglio o non voglio un nuovo ufficio più moderno?”. La vera domanda da porsi è “voglio o non voglio continuare a sostenere il costo-zavorra di un ambiente di lavoro che riduce la competitività della mia azienda?”.
A voi la risposta!